Per questi motivi avvenne che, per volere del Vescovo del tempo, Mons. Antonio Rosario Mennonna, furono ultimati i lavori per il completamento della chiesa ed il 12 giugno 1971, fu errata la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. Sotto la giurisdizione della nuova parrocchia fu inclusa una zona della città sino a quel momento appartenente alla Parrocchia della Madonna del Carmelo, con un territorio non molto vasto che contava circa 1600 anime, numericamente quindi, il più piccolo della città.
Non vi erano nella zona insediamenti di edilizia popolare, ma, nella maggior parte, c’erano abitazioni a pianterreno abituate dagli stessi proprietari. La prima Messa fu celebrata dal giovane parroco Don Salvatore Leonardo, il 12 ottobre 1971, in un edificio completamente spoglio, privo di sedie, quadri, statue, immagini sacre. Ci fu una gara per dare alla Casa del Signore un aspetto accogliente: vengono donate piante, lampade, statue e quant’altro poteva servire per la liturgia e per l’arredo degli attigui locali del ministero. Man mano che si va avanti vengono acquistati, con il generoso contributo dei parrocchiani, banchi, oggetti per l’arredo sacro, sedie per i bambini di catechismo, lampadari ecc. Vanno costituendosi gruppi come quello dei catechisti che opera con il parroco nella catechesi dei fanciulli, dei ministranti, dei giovani e il Consiglio Pastorale e vengono organizzati centri di ascolto, veglie missionarie, cenacoli mariani, via crucis per le vie ed una missione parrocchiale; significative iniziative realizzate per evangelizzare questa nuova realtà e per essere vicini a tutti. Intanto, ad affiancare il parroco, viene mandato Don Giuseppe Casciaro che vi rimarrà per circa 15 anni. Il parroco, animato da infaticabile zelo e da grande amore per la sua Comunità, si adoperò perché fossero realizzate le necessarie opere di arredo sacro: la statua in legno del Sacro Cuore di Gesù, il Crocifisso ligneo scolpito dal prof. Marra, il tabernacolo, le stazioni della via crucis in terracotta, i lampadari in ferro battuto, la sede presidenziale, l’ambone, le statue di cartapesta della Natività, dell’Immacolata, la statua lignea della Madonna. Ed ancora, fu eseguito il rifacimento dell’attuale facciata esterna, il busto in memoria del compianto Don Gregorio Gaballo, le campane e la loro automazione, l’impianto di riscaldamento. Per più di un decennio il catechismo fu impartito nei locali dell’opera Antoniana ed il cine-Teatro Antoniano divenne il luogo dove ragazzi, giovani e adulti organizzarono, guidati dall’infaticabile Don Salvatore, spettacoli teatrali, veglioncini per i bambini, giochi a quiz, cineforum, incontri dibattito anche a livello cittadino.